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MEDITERRANEI PARALLELI: Il futuro strategico dell’Italia e del Mezzogiorno nel Mare tra le Terre.

Convegno 13 ottobre 2023 ore 16:30 presso la sala “Federica Monteleone” del Consiglio Regionale della Calabria, Reggio Calabria

Si concentrano le analisi geopolitiche e geoeconomiche sulle interconnessioni strategiche nel bacino del Mediterraneo, tornato centrale lungo le linee di comunicazione dei flussi economici ed energetici planetari.
Le ricomposizioni delle catene del valore, sempre più regionalizzate e per blocchi geopolitici, spingono verso nuovi modelli di sviluppo logistico. Le criticità generate prima dal Covid e dalla crisi dei dazi tra USA e Cina e poi dalla guerra in Ucraina (e in questi giorni dalla violenta aggressione a Israele da parte di Hamas) stanno generando spinte inflazionistiche che mettono in crisi molti comparti industriali, impegnati in una riconversione dei sistemi di produzione verso modelli sostenibili imposti in Europa dal new deal e dalle transizioni gemelle EDT. Spinte neomercantilistiche toccano tutti i continenti ridisegnando la competizione degli stati in una guerra geoeconomica per le leadership sui driver tecnologici in grado di determinare le gerarchie del potere politico economico dei prossimi anni.
La crescita cinese sui mercati globali, la ristrutturazione del sistema industriale tech americano, la competizione sui semiconduttori e il settore elettrico, l’accaparramento delle risorse idriche e alimentari, e ancor più delle materie prime critiche e dei depositi di terre rare, impongono una strategia non solo all’Europa, eterna divisa, indecisa ,lenta e burocratica, ma anche una maggior responsabilità operativa del nostro Paese a tutela della sopravvivenza del nostro tessuto industriale. Si impone un maggior ruolo di potenza regionale nel Mediterraneo, area di proiezione strategica e geografica di elezione per il Paese, in grado di condizionare gli scenari futuri, assumere una postura di guida per la pacificazione e la sicurezza dell’area al fine di tutelare i nostri asset materiali e immateriali lungo le sea lines comunication e la zona economica esclusiva.
Tutelare i traffici di merci e i flussi di energia che toccano il Mezzogiorno vuol dire tutelare l’interesse e la sicurezza nazionale, riequilibrare e efficientare le infrastrutture del Sud vuol dire rendere questa area competitiva e attrattiva sia per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale e nazionale sia per attrarre gli investimenti diretti che arrivano verso il Mediterraneo, sia governare i fenomeni di reshoring in atto in questi ultimi anni. Tutto ciò richiede servizi avanzati, efficientizzazione, e automazione e sburocratizzazione nei sistemi portuali, gateway e transhipment, una migliore connessione dei territori, un’infrastrutturazione integrata, trasporti intermodali che siano organicamente funzionali al Sistema Paese, una interportualità che non sia in competizione tra le diverse aree del paese ma sia specializzata e integrata ai distretti terminali e ai corridoi infrastrutturali nodali puntuali e lineari europei, una ZES unica pienamente operativa e la volontà politica di attuare le riforme che un mondo multipolare, con attori sempre più assertivi e concorrenziali, impone per confrontarsi nell’arena coopetitiva mondiale.
Dott Roberto Bevacqua
Direttore Krysopea Institute

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