venerdì, Maggio 17, 2024
Biografie di altrove

Il falsario patriota

di Armando Gherardi

 

Ventinove maggio 1945. Paesi Bassi. Han van Meegeren, un pittore olandese di una certa fama, viene arrestato per collaborazione con i nazisti. Gli inquirenti lo accusano di aver venduto un dipinto – Cristo con l’Adultera, attribuito a Vermeer – al Reichsmarschall Hermann Göring per 1,65 milioni di fiorini (circa 7 milioni di dollari di oggi). Se questa accusa sarà provata, sarà alto tradimento e van Meegeren sarà condannato a morte.

Chi è Han van Meegeren?

Era considerato un pittore modesto ma un ottimo conoscitore dei pittori olandesi dell’età dell’oro, in particolare Johannes (Jan) Vermeer: uno dei più grandi pittori dell’epoca.

Van Meegeren completò i suoi studi presso la Reale Accademia delle Belle Arti dell’Aia e alcuni dei suoi primi dipinti furono esposti per qualche tempo nel 1917. Nel 1919, fu anche accettato come membro selezionato dell’Haagse Kunstkring, un’esclusiva società di scrittori e pittori.

Il suo entusiasmo per i dipinti olandesi dell’Età dell’Oro iniziò probabilmente quando era bambino ma, quando, molto più tardi, i critici d’arte non espressero buone opinioni su alcuni dei suoi lavori, si sentì estremamente deluso. Invece di abbandonare la sua carriera artistica, decise di dimostrare il suo talento in un altro modo: copiando i dipinti di alcuni dei pittori olandesi più famosi al mondo dell’Età dell’Oro! Era così bravo in questo che Abraham Bredius (grande esperto dell’epoca di dipinti olandesi) definì la Cena in Emmaus “il più bel Vermeer che avesse mai visto”: fu dipinto da van Meegeren. Ma c’è di più: questo dipinto fu prima acquistato dalla Rembrandt Society per 520.000 fiorini (circa 4 milioni di dollari di oggi), poi donato al Museo Bojimans van Beuningen di Rotterdam, dove era messo in evidenza con poche centinaia di altri capolavori olandesi datati tra il 1400 e il 1800.

È stato calcolato che, durante la sua vita, van Meegeren ha guadagnato tra i 5,5 ed i 7,5 milioni di fiorini (circa 25-30 milioni di dollari di oggi) in questo modo, che ha utilizzato per acquisire una quantità significativa di immobili, gioielli e opere d’arte: più tardi, in un’intervista, ha ammesso candidamente di possedere 52 case e 15 case di campagna, comprese alcune bellissime ville lungo i famosi canali di Amsterdam.

 

Il processo

La verità è che uno degli agenti di van Meegeren vendette il Cristo con l’Adultera al banchiere e mercante d’arte nazista Alois Miedl nel 1942. Gli esperti avrebbero probabilmente potuto identificare che si trattava di un falso perché, con il tempo, la salute di van Meegeren peggiorò e così anche la qualità del suo lavoro. Ma non poteva essere paragonato a nessun altro dipinto autentico di Vermeer, dal momento che la maggior parte delle collezioni dei musei erano in un deposito protetto, come prevenzione contro i danni di guerra!

Quindi l’unico modo per van Meegeren di salvarsi la vita era ammettere che si trattava di un falso. Cosa che fece. Ma nessuno gli credette. Così decise di dare al mondo la prova definitiva della sua abilità: alla presenza di testimoni nominati dal tribunale, dipinse il suo ultimo falso, Gesù tra i Dottori, chiamato anche Cristo Giovane nel Tempio, nello stile di Vermeer!

Accadde tra luglio e ottobre 1945: il dipinto venne completato ed impressionò la giuria! Van Meegeren fu assolto dalle accuse di collaborazione con i nazisti e rilasciato dal carcere nel febbraio 1946.

Ma il Pubblico Ministero lo accusò di falso e frode e chiese una condanna a due anni. La Corte incaricò un gruppo internazionale di esperti di affrontare l’autenticità dei dipinti di van Meegeren. Confermarono che la maggior parte di loro erano falsi, anche se la questione fu dibattuta a lungo fino a quando le tecniche di indagine più avanzate dissiparono completamente ogni dubbio. E van Meegeren fu finalmente riconosciuto colpevole di falso e frode e condannato ad un anno di reclusione. Ma non andò mai in prigione a causa della sua pessima salute. Alla fine morì per le conseguenze di un infarto il 30 dicembre 1947.

I suoi capolavori falsi

Prendendo spunto dal lavoro del gruppo internazionale di esperti, nel corso degli anni, circa 18 dipinti verranno riattribuiti a van Meegeren anziché agli antichi pittori olandesi.

È possibile che altri dipinti di van Meegeren siano appesi in collezioni d’arte di tutto il mondo, probabilmente nello stile dei maestri olandesi del XVII secolo, forse attualmente attribuiti a Frans Hals ed alla scuola di Hals, Pieter de Hooch o Gerard ter Borch: il catalogo di Frans Hals menziona quattro dipinti con lo stesso nome, attribuiti a Frans Hals o alla “scuola di Frans Hals”, uno di questi potrebbe facilmente essere di van Meegeren…. Un dipinto intitolato Smiling Girl è appeso alla National Gallery of Art di Washington, D.C., è stato riconosciuto dal museo come un falso; è stato attribuito ad un amico di van Meegeren, Theo van Wijngaarden, ma potrebbe essere stato dipinto da van Meegeren.

Nel complesso….

Questo genera tutt’oggi curiosità; nel settembre 2012, due autori hanno pubblicato separatamente nuove versioni della storia di van Meegeren – con dettagli aggiornati: Han van Meegeren Revisited di Frederik Kreuger e Master Art Forger – The Story Of Han van Meegeren di John Godley. È stata anche fonte di ispirazione per romanzieri come B.A. Shapiro con il suo The Art Forger: A Novel. Van Meegeren è anche menzionato in Monuments Men: Allied Heroes, Nazi Thieves and the Greatest Treasure Hunt in History di Robert Edsel.

In realtà, non sappiamo ancora con certezza quali dipinti siano dell’età olandese del Golgen e quali siano gli amabili falsi di van Meegeren. Ma è così importante?

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